Giovani e sicurezza stradale: cosa si puo’ migliorare?
Il rapporto tra i giovani e il tema della sicurezza stradale è al centro di numerosi dibattiti: cosa si può migliorare e come far sì che le giovani generazioni non considerino alcune regole come una scocciatura?
A onor del vero grazie al lavoro costante delle Autoscuole c’è stato un netto miglioramento negli ultimi anni, i giovani tra i 16 e i 24 anni dimostrano di avere una buona conoscenza della didattica stradale.
Sono poi emerse lievi differenze tra le regioni di Italia e una maggiore conoscenza femminile dell’argomento.
Nello specifico però i nostri ragazzi non hanno ben chiaro cosa sia e quali siano le conseguenze dell’omicidio stradale, e il legame tra guida e condizione climatiche.
Molta attenzione va posta all’educazione dei motociclisti, è da giovanissimi che bisogna far capire loro che fenomeni come il lane splitting, ovvero l’abitudine di sorpassare tra le due corsie con le auto in coda, è sbagliata!
L’incoscienza e il bisogno di approvazione sociale sono i sentimenti alla base delle scelte sbagliate dei nostri ragazzi, che guidano senza casco o si mettono alla guida in stato di ebrezza.
In ogni caso grazie ai nuovi metodi di insegnamento, che sfruttano la comunicazione virtuale così cara ai ragazzi, il livello di apprendimento è aumentato, nonostante debba essere migliorata la consapevolezza del pericolo non solo per sé stessi, ma anche per gli altri.
Cosa pensi si possa migliorare nella didattica stradale?