Quando nasce la prima patente di guida?
Francia e Prussia sono i primi paesi a richiedere il conseguimento della patente di guida.
In Francia il primo permesso è rilasciato nel 1883 a Léon Serpollet autorizzato a condurre il triciclo a vapore da lui costruito; in Prussia la prima patente è rilasciata nel 1888.
In Italia, il primo regolamento che nomina la patente di guida è datato 1901 e dice: “Gli automobilisti che devono circolare sulle strade ordinarie saranno sottoposti alle opportune prove”.
La disposizione sulle circolazioni degli “automobili” (allora la parola era al maschile, diventò femminile grazie al poeta D’Annunzio) prevede che il futuro guidatore per ottenere il permesso di guida deve presentare domanda al Prefetto della provincia di residenza, avere la maggiore età e sostenere una prova pratica.
A valutare la prova è il Genio Civile: il candidato deve mostrare abilità nelle “corse di esperimento e manovre degli apparecchi”.
Inoltre, è provvisto di un libretto sul quale annotare le eventuali contravvenzioni.
Qualche curiosità…
Ma chi è il primo italiano a ottenere la patente?
È Bartolomeo Tonietto, chauffeur di casa Savoia, mentre la prima donna Francesca Mancusio ottiene l’idoneità a guidare automobili con motore a scoppio nel 1913.
Patente di guida internazionale
Con la patente rilasciata in Italia è possibile guidare in tutti i paesi dell’Unione Europea, negli altri Paesi europei (a esclusione della Federazione Russa) e in diversi Paesi extra-europei (in Algeria e Turchia).
Per viaggiare sicuro in auto all’estero consulta i siti dei consolati e il portale Viaggiare Sicuri, selezionando il Paese d’interesse.
Se invece si viaggia in uno stato extra-comunitario è necessario, generalmente, richiedere il permesso internazionale di guida (Patente internazionale) o produrre, a seconda dei casi, una ‘traduzione giurata’ della propria patente nella lingua del Paese che si intende visitare.