Rinnovo patente, il primo passo verso una dematerializzazione?
Il nuovo protocollo per sostenere la visita medica, in funzione del rinnovo della patente di guida, ha segnato un’inversione di tendenza che di fatto ha eliminato gran parte delle documentazioni cartacee, lasciando invece spazio a quelle digitali. Ma questa evoluzione può essere considerata come un primo passo verso la dematerializzazione di tutte le pratiche?
Quando si sostiene una visita medica legata ad un rinnovo ordinario della patente di guida non viene stampato più nessun documento.Questo da quando il nuovo protocollo è diventato attivo a tutti gli effetti, forte di una gestione telematica che non è escluso possa coinvolgere in futuro anche tutte le altre pratiche.
Gran parte dei documenti però (come ad esempio i passaggi di proprietà, i duplicati della patente, le re-immatricolazioni etc.) sono infatti attualmente gestiti con documenti cartacei, la cui quantità risulta essere davvero molto consistente e, di conseguenza, di difficile gestione.
Ma quello che è accaduto con le visite mediche relative ai rinnovi potrebbe rappresentare un primo passo verso una digitalizzazione totale. O quanto meno della gran parte delle pratiche gestite dalle agenzie automobilistiche.
Tuttavia, in questo momento non esistono notizie o dichiarazioni ufficiali che paventino un passaggio al digitale delle pratiche auto, almeno nel breve termine. Digitalizzarle comporterebbe comunque un risparmio di costi, di spazio e soprattutto di tempo (pensate a tutti gli spostamenti verso il pra e la motorizzazione), sia per il fruitore dei servizi sia per le agenzie incaricate di gestire le pratiche.