Progetto Purifygo: gli autobus che purifica l’aria
Dopo essere stato presentato l’8 febbraio alla regione Marche, il progetto pilota “Purifygo” finalmente è operativo.
Chiamato così dall’unione delle parole “purify” e “go”, questo progetto punta a migliorare la qualità dell’aria coinvolgendo mezzi pubblici.
Ed è proprio dalla Conerobus, azienda di trasporto locale che nasce l’idea, finanziata poi dalla regione Marche con circa 160 milioni di euro.
Il progetto “Purifygo” al momento è in fase di sperimentazione e la durata prevista è di tre mesi. Per realizzarlo la Conerobus ha dotato quattro dei suoi autobus di linea, tre ad Ancona e uno a Jesi, degli appositi dispositivi chiamati “Hardust” realizzati da Ansaldo Trasporti in grado di filtrare l’aria.
Questi dispositivi contengono due gruppi di filtri indipendenti, che durante la circolazione dei veicoli, sono in grado di catturare i livelli di particolato PM10 e PM 2.5 pulendo di fatto l’aria.
I numeri previsti lasciano ben sperare. Ciascun gruppo filtro è dimensionato per filtrare all’incirca 486.000 litri/h di aria. Se si tiene conto che un autobus è in funzione 12 ore al giorno, la capacità giornaliera di un sistema filtrante può tranquillamente raggiungere i 12 milioni di litri di aria/giorno per autobus.
Ma non solo. Facendo dei semplici calcoli e tenendo conto dei 4 autobus, del loro funzionamento e della durata del periodo sperimentale (tre mesi), arriviamo alla cifra di 4,2 miliardi di litri di aria filtrati.
Numeri davvero incoraggianti!
I dati che progressivamente verranno raccolti saranno monitorati attraverso un sistema cloud. All’interno dei bus sono infatti istallati due Datalogger equipaggiati con schede SIM per l’invio di sms e ogni 15 giorni Conerobus riceverà dei grafici su base giornaliera.
Al termine della sperimentazione i filtri verranno estratti da “Hardust”.
Il CNR (“Istituto di scienze e tecnologia per la mobilità sostenibile”, Napoli) si occuperà di studiare il rapporto tra particolato PM10 e PM 2.5 con l’aria, dati finali saranno inviati alla Regione Marche.