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Autore: autoscuolenelweb

Nuovo Codice della Strada 2024: quando entra in vigore?

Da mesi si discute del Nuovo Codice della Strada 2024, la sua applicazione sembrava imminente tra luglio e agosto, invece, nonostante il suo percorso legislativo sia iniziato da tempo, la sua applicazione sembra ancora lontana. Ma a che punto siamo e quando entreranno in vigore le nuove norme?

Che fine ha fatto il Nuovo Codice della Strada

Ad oggi, il Nuovo Codice della Strada ha ottenuto l’approvazione della Camera dei Deputati con 163 voti favorevoli ed è ora al Senato per il voto definitivo.
Sebbene si aspettasse l’approvazione entro la fine del 2023, i ritardi nelle discussioni politiche hanno causato ulteriori rinvii.

Si è parlato di luglio o agosto 2024, ma dopo la recente pausa estiva, l’esame degli emendamenti al disegno di legge S1086, che include interventi per la sicurezza stradale, era previsto per l’11 settembre, ma è stato posticipato al 24 settembre.
Anche in quella data, i relatori hanno richiesto un ulteriore rinvio a causa delle trattative in corso tra i partiti di maggioranza.

Comunque, una volta approvato, il nuovo Codice della Strada sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e diventerà legge dopo 15 giorni. Di seguito, riassumiamo le principali novità della riforma.

Le principali novità del Codice della Strada 2024

La riforma introduce nuove regole mirate a migliorare la sicurezza stradale e ad aumentare le sanzioni per le infrazioni più gravi. Ecco alcune delle principali modifiche:

1. Sanzioni più severe per la guida sotto effetto di alcol e droghe

   Saranno previste pene più severe per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti. Ad esempio, il cosiddetto “ergastolo della patente” sarà applicato a chi commette reati gravi, come l’omissione di soccorso in caso di incidente.

Nel dettaglio, il nuovo Codice della Strada 2024 introduce regole più severe per chi guida sotto l’effetto di alcol e droghe, con tolleranza zero per le infrazioni.

– Con un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 g/l, la multa varia tra 573 e 2.170 euro, con sospensione della patente da 3 a 6 mesi.

– Con un tasso tra 0,8 e 1,5 g/l, si rischia l’arresto fino a 6 mesi, una multa fino a 3.200 euro e sospensione della patente da 6 mesi a un anno.

– Con un tasso superiore a 1,5 g/l, si prevede l’arresto fino a un anno, una multa fino a 6.000 euro e la sospensione della patente da 1 a 2 anni.

In ogni caso, vengono sottratti 10 punti dalla patente. Per i recidivi è previsto l’uso del dispositivo alcolock, che blocca l’auto se rileva un tasso alcolemico elevato.

Inoltre, chi viene sorpreso a guidare sotto l’effetto di droghe sarà sottoposto a test salivare.
Anche un test positivo senza sintomi di alterazione porterà alla revoca della patente, che non potrà essere riconseguita per 3 anni.
Gli agenti di polizia potranno effettuare il test sul posto o in una struttura sanitaria e, in caso di esito positivo, ritirare immediatamente la patente.

2. Guerra a chi usa il cellulare mentre guida

Lo smartphone al volante è una delle cause principali di distrazione e incidenti.
Il nuovo Codice prevede multe più salate e la sospensione della patente già alla prima infrazione.
In caso di recidiva, le sanzioni aumentano sensibilmente.

L’uso del cellulare rientra nelle trasgressioni punite con la “sospensione breve della patente”, applicata in automatico, solo se il trasgressore ha meno di 20 punti sulla patente.
In breve, la sospensione va da un periodo di 7 a 30 giorni in base al residuo punti patente e alle conseguenze provocate dall’uso del cellulare o altro dispositivo tech.

3. Nuove regole per i monopattini

   I monopattini elettrici dovranno essere dotati di assicurazione, targa e casco obbligatorio, anche per i minori. Chi non rispetterà queste norme potrà essere multato con sanzioni comprese tra i 100 e i 400 euro.

4. Restrizioni per i neopatentati

   Il periodo di restrizione per i neopatentati sarà esteso, di nuovo, a 3 anni, durante i quali non potranno guidare auto di alta cilindrata. La potenza massima consentita sarà di 75 kW/t, con un limite di 105 kW (142 CV) per la potenza assoluta del veicolo.

5. Maggior controllo tramite autovelox

   Gli autovelox saranno resi più efficienti e potranno rilevare non solo la velocità, ma anche altre infrazioni, come la mancata revisione del veicolo. Inoltre, saranno posizionati solo in aree ad alto tasso di incidentalità.

6. Tutela per ciclisti e nuove norme per le biciclette elettriche

   Le nuove regole imporranno una distanza minima di 1,5 metri per il sorpasso di ciclisti e stabiliranno limiti di velocità e potenza per le biciclette elettriche.

Nonostante i ritardi, il Nuovo Codice della Strada 2024 rappresenta un passo significativo verso una maggiore sicurezza stradale.
La sua applicazione sarà fondamentale per ridurre incidenti e infrazioni sulle strade italiane. Con norme più rigide e controlli più severi, ci si aspetta un calo delle violazioni e un aumento della consapevolezza da parte di automobilisti, ciclisti e utilizzatori di monopattini.

Per conoscere nel dettaglio tutte le misure, aspettiamo la convalida della legge e non preoccuparti avremo modo di parlarne nel dettaglio a lezione in autoscuola.

Gruppo Vigilanzi, con tre sedi in provincia di Perugia, è da sempre attento al valore della sicurezza stradale, chi prende la patente con noi sa bene quanto tempo dedichiamo al Codice, che prima di essere rispettato, va capito.

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Che si può guidare con la patente B?

Hai finalmente compiuto 18 anni? Ora vuoi raggiungere il tuo obiettivo il prima possibile? Ottenere la patente B ti consentirà autonomia, libertà e anche maggiori opportunità lavorative.

È vero puoi farlo anche da privatista, ma il tanto millantato risparmio è solo una leggenda e i vantaggi di iscriversi in un’autoscuola accreditata con esperienza come Vigilanzi non hanno pari.

Continua a leggere per sapere di più sulla patente più desiderata.

Che cosa si può guidare con la patente B

La patente B consente di guidare vari tipi di veicoli, inclusi:

– Autoveicoli con massa massima autorizzata non superiore a 3,5 tonnellate progettati per il trasporto di non più di 8 passeggeri oltre al conducente.

– Veicoli con rimorchio leggero fino a 750 kg.

– Quadricicli, ciclomotori e tricicli a motore. Per questi ultimi, se la potenza supera i 15 kW, è necessario avere almeno 21 anni

La patente B, come le altre patenti, ha una scadenza.

Patente B rinnovo

Il rinnovo della patente B avviene a intervalli regolari:

Ogni 10 anni fino a 50 anni di età.

– Ogni 5 anni tra 50 e 70 anni.

– Ogni 3 anni dopo i 70 anni.

Il mancato rinnovo può comportare sanzioni e conseguenze in caso di incidenti stradali.

Conosci la regola del compleanno?

La regola del compleanno stabilisce che la patente scada alla data del compleanno del titolare.
Un esempio?

Supponiamo che un conducente abbia compiuto 35 anni il 15 marzo 2024. La sua patente, se rinnovata in quella data, sarà valida per 10 anni e scadrà quindi il 15 marzo 2034, quando il conducente compirà 45 anni.

Dopo i 50 anni, ad esempio se il conducente compie 55 anni il 15 marzo 2039, la patente rinnovata in quella data avrà una validità di 5 anni, con scadenza il 15 marzo 2044.

Patente B teoria

Per conseguire la patente B, è necessario superare un esame teorico che copre diversi argomenti.

L’esame di teoria per la patente B è informatizzato: 30 quiz su un pc touchscreen, il candidato deve scegliere la risposta esatta tra vero e falso; ha a disposizione 20 minuti, e può commettere al massimo tre errori.

Gli argomenti dei quiz patente B spaziano dalla segnaletica stradale alle precedenze, ai limiti di velocità, alle norme sul sorpasso, alla distanza di sicurezza.

Eccoli riassunti:

  • Segnali di Pericolo
  • Segnali di Divieto
  • Segnali di Obbligo
  • Segnali di Precedenza
  • Segnalazioni semaforiche e degli agenti di traffico
  • Segnali stradali orizzontali
  • Pericolo e intralcio alla circolazione – Regolazione e limiti di velocità
  • Distanza di sicurezza
  • Norme sulla circolazione dei veicoli
  • Ordine di precedenza nelle intersezioni
  • Norme relative al sorpasso
  • Norme varie (ingombro carreggiata, pannelli veicoli, ciclo extraurbano, etc)
  • Cinture di sicurezza e altri dispositivi
  • Comportamenti per prevenire incidenti stradali e in caso di incidente
  • Guida in relazione alle qualità e condizioni fisiche e psichiche
  • Definizioni generali – doveri nell’uso della strada
  • Segnali di indicazione
  • Segnali verticali complementari e di cantiere
  • Pannelli Integrativi dei segnali
  • Fermata, sosta, arresto e partenza
  • Uso delle luci e dei dispositivi acustici, spie e simboli
  • Patenti di guida, sanzioni e documenti di circolazione
  • Responsabilità civile e penale, assicurazione r.c.a.
  • Limitazione dei consumi – Rispetto dell’ambiente
  • Elementi costitutivi del veicolo importanti per la sicurezza: uso e manutenzione

Una delle domande ricorrenti lega la patente B alla moto.

Con la patente B posso guidare una moto?

Con la patente B è possibile guidare motocicli fino a 125 cc e con potenza non superiore a 11 kW, ma solo sul territorio italiano. Per guidare moto più potenti o per circolare all’estero è necessaria una patente di categoria A.

Concludiamo con qualche consiglio per superare l’esame teorico e pratico:

  • studia, non sottovalutare la preparazione teorica
  • dedica il giusto tempo alle domande più difficili, perché le risposte non date sono considerate errore
  • attento ai quiz trabocchetto
  • leggi bene le domande e individua le parole “affini”
  • affronta l’esame con sicurezza e decisione, senza esitazioni
  • sistema immediatamente cintura, specchietti e sedile per mostrare precisione e personalizzare il posto di guida
  • mantieni una velocità corretta evitando sia di andare troppo forte sia troppo piano, usando il numero di giri del motore come riferimento
  • ricorda sempre che la tua sicurezza è la priorità.

Vuoi ottenere la patente B, ma temi troppo di non riuscire a superare i quiz? Soffri di ansia alla guida e hai paura dell’esame pratico?
Iscriviti ai nostri corsi per patente B!
E se prendere la patente B è troppo costoso, puoi approfittare del nostro servizio di pagamento a TASSO ZERO da 3 a 12 rate.

Patente A: cosa puoi guidare, età, requisiti ed esame

La patente A o patente moto è il documento necessario per poter guidare motoveicoli.
Esistono diverse tipologie di patente moto: patente A1, patente A2, patente A3 (anche conosciuta come patente A senza limiti).

Ogni tipo di patente ha requisiti specifici e consente di guidare determinati veicoli. In questa guida, esploreremo i dettagli su ciascuna categoria, i requisiti per ottenerle e come si svolgono gli esami.

Tipologie di patente A

Patente A1

La patente A1 può essere conseguita a partire dai 16 anni, è perfetta per chi vuole approcciare alla guida di un motociclo per la prima volta. Con la A1 è possibile guidare: – Motocicli con o senza sidecar aventi cilindrata massima di 125cc, potenza non superiore a 11 kW e rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg, cioè motocicli leggeri

– Tricicli di potenza non superiore a 15 kW.

– Macchine agricole che rientrino nei limiti di sagoma e massa dei motoveicoli.

Se, invece, vuoi guidare un motociclo più grande, devi ottenere la patente A2, il livello intermedio tra la A1 e la A3.

Da Gruppo Vigilanzi con tre sedi in provincia di Perugia ottieni tutti i tipi di patente per la moto.

Patente A2

La patente A2 è accessibile a partire dai 18 anni e ti consente di guidare motocicli con potenza massima di 35 kW e rapporto potenza/peso non superiore a 0,2 kW/kg.
Come detto, la patente A2 è vantaggiosa per chi desidera guidare una moto di grossa cilindrata, ma non è ancora pronto per le responsabilità che comporta guidare la patente A senza limiti.

Patente A3 (Patente A senza limiti)

La patente A3 o patente A senza limiti può essere ottenuta dopo aver compiuto 24 anni, oppure a 20 anni se si è in possesso della patente A2 da almeno 2 anni e con questa abilitazione è possibile guidare tutte le tipologie di motocicli senza limitazioni di cilindrata o potenza.

Vediamo ora brevemente come funziona l’esame.

Percorso per ottenere la patente moto

Esame Teorico

L’esame teorico è una componente fondamentale per tutte le categorie di patente moto (A1, A2, A3). Consiste in una serie di domande a risposta multipla su vari argomenti, tra cui segnaletica, limiti di velocità, precedenze e norme di sicurezza.

Dettagli dell’Esame teorico

– La prova si svolge su un PC con schermo touchscreen.

– Il candidato ha 20 minuti per rispondere a 30 domande.

– Sono ammessi al massimo tre errori per superare la prova.

Esame pratico

Dopo aver superato l’esame teorico, si ottiene il foglio rosa che consente di esercitarsi alla guida. L’esame pratico valuta le competenze di guida del candidato.
Per quanto riguarda i veicoli impiegati durante l’esame:

– Patente A1: motociclo senza sidecar, potenza massima 11 kW, cilindrata di almeno 120cc, velocità minima di 90 km/h.

– Patente A2: motociclo senza sidecar, cilindrata di almeno 250cc, potenza massima 35 kW.

– Patente A3: motociclo senza sidecar, cilindrata di almeno 600cc, potenza di almeno 50 kW.

Patente A2 e A senza esame

Come saprai, dal settembre 2023 è possibile passare da una categoria di patente A inferiore a una superiore anche nella modalità senza esame.

Riprendendo le parole del sito del Ministero, è possibile conseguire la patente A2 o la A o con la stessa modalità di sempre o per accesso graduale, senza esame, dopo aver frequentato un corso in autoscuola.

Gruppo Vigilanzi Deruta: tre sedi per ottenere la tua patente A

Gruppo Vigilanzi Deruta offre un percorso strutturato e supporto professionale per il conseguimento della patente moto A.

Grazie a istruttori esperti e corsi di formazione specifici, il gruppo guida i candidati attraverso ogni fase del processo, garantendo una preparazione completa sia per l’esame teorico che pratico.

Ottenere una patente A richiede un impegno significativo, ma con le giuste informazioni e il supporto adeguato, come quello offerto da Gruppo Vigilanzi Deruta, il percorso ti condurrà direttamente alla meta!

Rinnovo patente scaduta: come fare?

Hai scoperto che la tua patente è scaduta e non sai cosa fare? Non preoccuparti, Gruppo Vigilanzi, la tua autoscuola di fiducia a Perugia e dintorni, è qui per aiutarti.

In questo articolo troverai tutte le informazioni utili sul rinnovo patente scaduta, con dettagli su scadenze, costi e procedure. Scopriamo insieme come fare!

Entro quando rinnovare la patente scaduta?

La prima domanda che tutti si fanno è: entro quando devo rinnovare la patente scaduta? La legge italiana è chiara: non puoi guidare con una patente scaduta. Se la tua patente è già scaduta, ti consigliamo di provvedere al rinnovo il prima possibile per evitare sanzioni e problemi legali.
In realtà è possibile procedere al rinnovo già 4 mesi prima della data di scadenza, proprio per evitare problemi legati alle dimenticanze!

Patente scaduta: come fare il rinnovo

Il rinnovo della patente scaduta è una procedura abbastanza semplice. Ecco i passaggi da seguire.

Devi sottoporti a una visita medica presso un medico abilitato per ottenere il certificato di idoneità.

Il medico è in una delle nostre sedi dal lunedì al venerdì, nella sezione del sito Rinnovo patente h24 trovi tutte le informazioni.

Porta con te la patente scaduta, un documento di identità valido e due fototessere recenti.

In loco ti aiuteremo a compilare tutti i moduli necessari e a pagare i vari bollettini.

Se la visita ha esito positivo, il medico ti consegnerà il permesso provvisorio di guida da utilizzare fino all’arrivo della nuova patente, che puoi ritirare direttamente da noi.

A proposito di pagamenti, ti stai chiedendo quanto costa?

Rinnovo patente: costi

I costi per il rinnovo della patente possono variare.
Generalmente, dovrai pagare la visita medica, le tasse amministrative e le spese di segreteria. Presso Gruppo Vigilanzi, ti forniremo un preventivo dettagliato in modo che tu sappia esattamente cosa aspettarti.

Rinnovo patente B: ogni quanto scade?

La patente di categoria B, quella più comune per le auto, deve essere rinnovata con la seguente frequenza:

– Fino a 50 anni: ogni 10 anni

– Tra i 50 e i 70 anni: ogni 5 anni

– Tra i 70 e gli 80 anni: ogni 3 anni

– Oltre gli 80 anni: ogni 2 anni

Patente scaduta: cosa rischi?

Chi guida con la patente scaduta, secondo l’art. 126 del Codice della Strada, rischia una doppia sanzione: pecuniaria, da un minimo di 158 euro a un massimo di 638 euro e una sanzione amministrativa accessoria con il ritiro della patente.

Se ci pensi basta così poco per evitare sanzioni? Che poi ricordarsi la scadenza con la regola del compleanno dovrebbe essere anche semplice.
La conosci?

Regola del compleanno patente: come ricordarsi la scadenza

Sul Portale dell’Automobilista, dove puoi consultare anche quanti punti hai sulla patente, leggiamo di più sulla regola del compleanno.

Per chi deve rinnovare la patente o la richiede per la prima volta la validità del documento sarà estesa fino alla data del compleanno successivo alla scadenza normale prevista dal Codice della Strada.

Ciò significa che, dai rinnovi successivi in poi, la sua patente scadrà sempre il giorno del compleanno.
La regola è stata introdotta dal “decreto semplificazioni” del 2012, confermata da circolari ministeriali e si applica solo alle patenti di tipo A e B (come AM, A1, A2, A, B1, B e BE) con durata normale.

Per le patenti di tipo C e D, le CQC (Carta di qualificazione del conducente) e per le patenti A e B rinnovate con visita presso una Commissione medica locale o specialisti Asl in diabetologia e malattie del ricambio, non è cambiato nulla.

Continua a leggere se, invece, devi rinnovare una patente superiore.

Rinnovo patente C e D

Le patenti di categoria C e D, utilizzate per i veicoli commerciali e i mezzi pubblici, hanno scadenze più frequenti:

– Patente C: ogni 5 anni fino ai 65 anni, successivamente ogni 2 anni.

– Patente D: ogni 5 anni fino ai 60 anni, poi ogni anno fino ai 68 con visita medica presso la Commissione Medica Locale e dopo la patente D è declassata a C.

Rinnovare la patente scaduta può sembrare complicato, ma con l’aiuto giusto è una procedura semplice e veloce.
Se sei a Perugia e dintorni, passa da Gruppo Vigilanzi.

Ci occupiamo anche del rinnovo della patente nautica.

Ti aiuteremo a ottenere il rinnovo in massimo qualche giorno.

Prima di partire per le vacanze, controlla la data della scadenza e passa in una delle nostre sedi per rinnovare, non vorrai mica farti rovinare la “festa”?

Revoca patente

La revoca della patente di guida è il provvedimento più severo, perché il documento viene ritirato e invalidato, insomma, il conducente non può più guidare, almeno per un certo periodo.

I motivi principali per i quali avviene la revoca della patente sono:

  • Perdita dei requisiti fisici e psichici
  • Gravi violazioni e cattiva condotta
  • Recidiva
  • Sostituzione con una patente estera

Per ognuna delle situazioni descritte, la legge prevede un percorso diverso.
Per esempio, in caso di revoca della patente per perdita dei requisiti, anche in questo caso la perdita può essere permanente o temporanea, il provvedimento è emesso dalla Motorizzazione.

Per riavere il documento bisogna sostenere una visita medica, che attesti la presenza dei requisiti suddetti.

Vuoi approfondire l’argomento? Leggi qui

Rinnovo patente B dopo gli 80 anni

Il rinnovo patente in Italia segue scadenze ben precise, anche se dal 2012 la data di scadenza è fatta coincidere con il giorno del compleanno del possessore.

In generale, la patente B scade:

  • Ogni 10 anni fino ai 50 anni di età
  • Ogni 5 tra i 50 e i 70 anni
  • Ogni 3 anni tra i 70 e gli 80 anni
  • Ogni 2 dopo gli 80

In Italia non c’è una legge che vieta la guida a un centenario, ma dopo gli 80 anni è la Commissione Medico locale a decidere se rinnovare o meno la patente.
Ecco perché è stato possibile per l’anziano centenario di Nuoro, in questi giorni su tutti i giornali, rinnovare la patente a 104 anni.

Neopatentato: attenzione alla decurtazione doppia

Cosa succede ai neopatentati in seguito a infrazioni?
Per i neopatentati le regole sono leggermente diverse dal resto dei conducenti: ogni anno per i primi tre dopo aver conseguito la patente, vengono premiati con 1 punto, il quale va aggiunto al bonus di due punti accumulato dopo due anni senza infrazioni.
Insomma, se il neopatentato non commette infrazioni, dopo il periodo di prova dei tre anni, acquisisce 5 punti in più.

La legge è molto severa nel caso di violazioni al CdS, infatti, la decurtazione punti per un neopatentato è doppia; quindi, se un conducente esperto se non allaccia le cinture di sicurezza perde 5 punti, il neopatentato 10.

Scopri di più su Autoscuole nel Web.

Semaforo rosso: multa raddoppiata in Germania


Passare con il semaforo rosso è per il nostro Codice della Strada davvero pericoloso e per questo l’automobilista incosciente è punito con sanzioni davvero salate.
Una sanzione pecuniaria più la decurtazione dei punti patente, per l’esattezza 6, con conseguenze anche più gravi se il reato è reiterato nell’arco dei due anni successivi e se si è neopatentati.
Anche se in Italia, non è possibile personalizzare le multe, almeno come è accaduto nel distretto di Francoforte in Germania, dove una ignara automobilsita si è vista raddoppiare la sanzione per essere passata con il rosso.

E questo per due motivi: il primo è che al volante la signora non è proprio una santa, e la seconda è che i Suv sono considerati veicoli più pericolosi degli altri.

Scopri di più qui

Argomenti quiz patente

L’esame di teoria per la patente B resta l’ostacolo più difficile da superare per ottenere la tanta desiderata autonomia!
Nel 2019, per esempio, un terzo dei candidati, secondo una ricerca di AutoScout24, ha mostrato problemi con i quiz, dovendo rinviare l’accesso alla prova pratica, che a ben vedere risulta più semplice.

Ma cosa rende complicato il superamento dei quiz?
Sicuramente la presenza di alcuni argomenti, non di facile comprensione, soprattutto per chi prepara l’esame da privatista.

La lista degli argomenti è rimasta invariata anche dopo il dicembre 2020 e i cambiamenti introdotti proprio sulle modalità d’esame.
Sono 25 le voci da studiare e riguardano tutte le situazioni d’interesse per un automobilista.
I candidati riscontrano difficoltà sui quiz inerenti le assicurazioni, i segnali di precedenza e gli incroci e anche sul primo soccorso.

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Patente internazione USA: serve ancora?

Per viaggiare negli USA occorre la patente internazionale modello Convenzione Ginevra 1949.

La patente internazionale è il permesso di guida nei paesi extra europei, per esempio se devi organizzare un viaggio in Thailandia ti occorre questa autorizzazione.

Esistono due modelli di patente internazionale, il modello Convenzione di Vienna 1968, che dura 3 anni e il modello Convenzione di Ginevra che dura 1 anno.

Alcuni paesi accettano entrambe, altri, come anticipato, hanno aderito a solo un modello.

Per noleggiare e guidare un’auto in America del nord la patente internazionale non è obbligatoria, anche se come indicato dal Ministero degli esteri, è consigliabile, perché essendo una traduzione della patente italiana, è più semplice per la polizia americana leggere i dati.

Se vuoi approfondire l’argomento, continua a leggere qui

La Cqc è obbligatoria, quasi per tutti i tipi di trasporto

La Cqc è diventata obbligatoria quasi per tutti i veicoli che richiedono il possesso delle patenti superiori delle categorie C e D.
La cosa ha generato, almeno inizialmente, incomprensioni e disappunto.
Cerchiamo, quindi, di fare un po’ di chiarezza.

La Cqc è la Carta di qualificazione del conducente diventata obbligatoria dal 2009 per quanto riguarda il trasporto merci e dal 2008 per il trasporto persone.
L’abilitazione certifica il possesso delle capacità professionali per svolgere l’attività di autotrasportatore per chi è in possesso delle patenti C, C1, Ce, D, D1 e DE.
Distinta in Cqc merci, la quale deve essere conseguita da chi effettua il trasporto di cose in conto terzi con veicoli di massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate, inclusi rimorchi o semirimorchi; e Cqc persone, riservata a chi effettua il trasporto di persone con autobus (veicoli con capienza superiore a 9 posti) in servizio pubblico di linea o di noleggio con conducente.

È collegata alla patente di riferimento, quindi qualora quest’ultima fosse scaduta o ritirata, le conseguenze cadrebbero anche sulla Cqc.

Come si ottiene? Attraverso la frequenza di un corso, ordinario o accelerato a seconda dell’età e della patente già in possesso e un esame a quiz finale.

Negli anni le modifiche alla normativa relativa alla Cqc sono state molte, proprio perché si vuole migliorare la sicurezza sulla strada del conducente partendo dalla formazione ed essere in linea con quanto disposto dalla UE.

Per scoprire tutte le novità sulla Cqc merci e le varie esenzioni, leggi tutto l’articolo su Autoscuole nel Web.

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